.•* Perchè si *•.

Piove. Sono in aula info. Non saprei di preciso che cosa dire. Come dice Elio nel suo ultimo video "che diavolo sta succedendo?! C'è del pericolo"!
Vabbè, a prescindere da quello [oh che espressione infelice, strano, era nella lista delle espressioni che avrei dovuto eliminare dal mio vocabolario...] Dicevo, nonostante quello... e nonostante la pioggia... boh... la pioggia... ieri sera ha piovuto... domenica non molto... sabato ha piovuto quasi tutto il giorno... Anche venerdì sera ha piovuto. E tuonava, anche. C'erano anche delle raganelle, mi sarebbe piaciuto andare a cercarle... è bello che si riproducano, avendo trovato il loro ambiente giusto. L'unica minaccia (naturale, intendo, a prescindere [cazzo] dall'inquinameno e dall'uomo) sono i pesci e le anatre che spesso vanno nel laghetto. E spesso e volentieri pasteggiano con i girini. Però il fatto che cantassero (fossero cioè maschi nell'età riproduttiva) è un buon segno... il segno che qualcosa si salva dall'appetito dei predatori e prolifera. Direi... l'unico buon segno di venerdì. C'è anche il cappuccino con il cioccolato, come buon segno, ma direi che è un buon segno un po' minore. Cioè, tra le raganelle e un cappuccino sono meglio le raganelle.
Tra l'altro... che freddo... nel senso di... che gelo... buono, direi...
Ma parlavamo di raganelle.
Già, le raganelle.
No, non parlavamo di raganelle.
Parlavamo d'altro. E dunque. Vorrei esprimere la mia disapprovazione. Perchè sono contenta che Fabi abbia avuto la sua soddisfazione, sono seriamente contenta che lui ora possa vivere più sereno. Ma cazzo, io no. Ho posto solamente una domanda, non millemila, e non era ironica, volevo SERIAMENTE sapere perchè secondo lui lo rifarò non subito, forse, ma sicuramente lo rifarò. La risposta è stata "perchè non sono abbastanza forte". Ora... A prescindere [aaaaaaaaaaaaah, basta! Urge vocabolario dei sinonimi e dei contrari!] dal fatto che mi sono sul serio infastidita per il fatto che visto che ero lì sarebbe stato bello parlare con me e non con un punto X del parco, e a prescindere [... Sinonimi: ignorare, trascurare, tralasciare, accantonare, eccettuare, escludere, omettere, astrarre] anche dal fatto che quando ha detto "i problemi c'erano prima che il problema fossi io" (cosa vera) stavo per ammazzarlo non per quello che ha detto (che è vero, ribadisco) ma perchè ha usato il tono che di solito usava Giacomo quando mi diceva "sei stupida."
Ho perso il filo...
Oh, eccolo...
Dicevo... Quelle due cose mi hanno dato fastidio, ok. Mi sarebbe piaciuto dirgli che ok, magari una volta non ero abbastanza forte, ero una debole, una senza coglioni, tutto quello che vuoi, ok... Lo ammetto con tranquillità. Quello che non ammetto è che dopo tutta la fatica che ho fatto, che sto facendo e che faccio ogni minuto, ogni istante, ogni giorno per essere... magari non migliore, ma più padrona di me stessa, per riuscire a prendere le redini della mia mente del cazzo e tirarle di brutto, in modo che faccia quello che voglio e non quello che vuole, dopo tutte le volte che sono stata per ore seduta a letto con gli occhi chiusi sentendo solamente il filtro delle rane, l'areatore dei pesci e il Tedyo che ama fare casino... e sono stata a pensare, a modellare la mia mente, ad insegnarle la disciplina, a considerare che cosa sono le cose e le persone veramente importanti per la mia vita, dopo che sono riuscita (e se dico dopo, intendo non solo dopo mesi, ma anche dopo anni) a guardarmi allo specchio e pensare "ok, stamattina magari non mi disprezzo più di tanto" (sapendo che probabilmente la mattina dopo, o anche l'ora dopo sarebbe potuto essere diverso), dopo che riesco (come ora... ecco perchè c'è del pericolo ecc...) ad essere seduta sul pc accanto al suo migliore amico che stranamente a differenza del solito non ho salutato e lui non mi ha salutato mettendo come premessa che lui sa e che probabilmente disprezza me come anche Fabi...
Ho perso di nuovo il filo...
Penso di esserci...
Ho compiuto un percorso, lo compio ogni giorno da anni, ma ho dovuto ricominciare qualche tempo fa, e ricominciare tutto da capo, radicalmente, con la consapevolezza sia che sarebbe stata più dura ricominciare così, sia che evidentemente nel cammino precedente c'era qualcosa di sbagliato se mi ha portato dove sono arrivata. Quindi ho dovuto capire dov'era l'errore, correggerlo e ricominciare, tenendo sempre l'occhio fisso su ciò che avevo sbagliato, evitando di avvicinarmici (avvicinarmici... esiste? Boh...), ma tenendo l'occhio anche su altri milioni di cose... Ho fatto il mio sentierino in mezzo agli strapiombi nei quali... diciamo... un 30 % mi sono gettata da me, e per il 70 % rimanente devo ringraziare altre persone... E sono andata venerdì fiera nel mio sentierino pieno di pietruzze, un bel sentierino, stretto, scosceso, brullo, brutto, infame, quello che vuoi, ma almeno una traccia, una traccia da seguire e da ingrandire... E tutto quello che ho ricevuto è stato... quello che ho sempre ricevuto. Una frase che attesta che nulla è cambiato, che per quanto a me le cose possano sembrare diverse, per gli altri non è cambiato niente, sono sempre la solita inutile Silvia, corruttibile facendo gli occhioni o una faccetta triste o semplicemente alzando la voce, la Silvia che si auto butta in busa con niente... E questo mi fa sentire inutile, perchè io ho fatto fatica, e mi ha rotto alquanto i coglioni che lui non abbia pensato che se mi conosce come ha sempre detto, se sa come sono fatta, non sia rimasto nemmeno un po' stupito anche solamente per il fatto che c'ero, visto che immagino che sia conscio che la solita Silvia non avrebbe mai avuto il coraggio non solo di rivolgergli la parola, ma anche di presentarsi. Speravo che vedendomi capisse che ero cambiata, e che quello che poteva essere vero una volta (anzi, che era sicuramente vero) non c'era più, perchè sono cambiata... Non l'ha capito. Ed essere lì era come un salto temporale. Tornare indietro nel tempo, conscia di essere diversa ma conscia anche di non poter cambiare/fare niente... L'ho trovato frustrante. L'ho trovato inutile. Non so... avrei voluto avere risposte ben diverse da "non sei abbastanza forte", risposte conformi al percorso che ho fatto, risposte che valgano ora, non che siano valide solamente considerando le cose successe 9 mesi fa. E' come se uno della mia età mi chiedesse come nascono i bambini e io gli dicessi che li portano le cicogne... è una risposta che non spiega niente e che va bene per gente diversa, tipo i bambini, ma non va bene per qualcuno che ha bisogno di risposte più complete, che ha bisogno di capire... avevo bisogno di capire, ma la risposta è stata "perchè si". E "perchè si" direi che non è una risposta soddisfacente. Se solamente pensassi di avere la possibilità seppur remota di poter avere una risposta diversa, più completa, che mi faccia capire perchè nonostante tutto pensi ancora quello di me, mi piacerebbe parlarci, uscirci (magari sarebbe carino che mi guardasse, quando mi deve dire qualcosa...)(è una cosa che non sopporto), e almeno poi sarei soddisfatta... almeno penso... Perchè così ho questo senso di... di incompiuto... Non saprei... è come se fosi andata a vedere il Signore degli Anelli, e a metà delle Due Torri una voce narrante avesse detto "vabbè, vincono e alla fine Aragorn diventa re"... Ma cazzo, ok, grazie, ma come? Che cosa succede? Come succede? risposta: "perchè si".

15.4.08

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