.•* Sogni e angoscia *•.

Pensavo... eh, che gran bella novità... pensavo... stanotte ho fatto un sogno strano... ero a casa, ad un certo punto suonavano al campanello. Chiedevo "Chi è'", ma sapevo già chi era. L'avevo capito nel momento stesso nel quale avevo sentito il campanello suonare. L'avevo capito nell'istante in cui Sally si era messa a ringhiare. L'avevo capito quando il mio cuore aveva perso un battito per poi mettersi a battere all'impazzata. Avrei potuto fare a meno di chiedere chi era. Avrei anche potuto fare a meno di aprire. Invece con tutta la tranquillità di questo mondo dicevo "un attimo e arrivo". Prendevo da sotto il mobiletto del telefono la pistola a salve che teniamo, solo che nel sogno era vera, più che vera. Aprivo il cancello e aspettavo che percorresse tutto il vialetto.Appena arrivava abbastanza vicino da vedere che cosa avevo in mano, caricavo il colpo e gli sparavo. Ma nel momento stesso in cui premevo il grilletto la pistola, che fino ad un attimo prima era stata una pistola vera, ridiventava una pistola a salve. Faceva un grande botto, tanto fumo, e basta. Ed io mi trovavo lì con una pistola finta in mano, da sola. Chiudevo la porta, e cominciavo a chiamare. Prima Marco, che abita vicino. Ma non era in casa. Poi chiamavo Fabri, ma lui non poteva venire. Mi sedevo in entrata con le spalle appoggiate alla porta mentre mi diceva di aprire, di fare presto, di non fare la stupida come al solito, che dovevo farlo entrare, che fuori faceva freddo... Ricordo che attaccavo l'allarme ma non funzionava. Che chiudevo le persiane ma non andavano giù. Ero veramente angosciata. Ero terrorizzata. Poi Sally ha abbaiato, ma l'ha fatto sul serio, e mi sono svegliata di colpo. Non è stato un bel sogno... è stata inquietante soprattutto quella sensazione di gioia pura che ho avuto nell'istante in cui premevo il grilletto, convinta che fosse una pistola vera; l'istante nel quale ero certa di aver appena ucciso qualcuno. Probabilmente se succedesse veramente non avrei nemmeno la prontezza di pensare a prendere un oggetto qualsiasi... aprirei la porta ed il cancello, perchè agirei ancora prima di pensarci. Perchè mi sembrerebbe più sicuro fare così. Che stupida che sono... L'unica consolazione è sapere che con ogni probabilità questa cosa nonn succederà mai, nella realtà... Però, seriamente, angoscia... perchè delle volte veramente i miei sogni mi allarmano. Quest'estate ho fatto un incubo (ovviamente era anche perchè non era un grande periodo e magari ho buttato fuori nel sogno l'angoscia del giorno) ma mi sono svegliata piangendo, tremando, tutta rannicchiata a letto. Quello effettivamente più che un sogno sarebbe potuto sembrare un ricordo, perchè era così nitido e preciso da fare sul serio paura. Tanto che quando mi sono svegliata mi facevano male sul serio le gambe e le braccia, negli stessi punti nei quali avevo preso i colpi nel sogno (colpi? Magari definirli in un altro modo sarebbe più preciso...) E poi c'è Fabri che mi consiglia di andare a farmi vedere da uno bravo... ma non per scherzo, per davvero... lo so io (come anche sa anche lui) che non sono pazza... nessuno dice questo... ma mi rendo conto anche io che tengo dentro queste cose... e che poi dò di matto... come ieri, che mi sono messa a piangere per una cazzata sugli scacchi (e quando Fabri la leggerà si incazzerà e mi dirà "perchè non me l'hai detto ieri?!"). Stavamo giocando a scacchi io e Bì (e modestamente quella partita l'ho stracciato). La mia regina (la mia regina... che nervi...) rischiava di essere divorata da un suo alfiere... allora l'ho spostata e ho divorato il suo secondo alfiere, quello che viaggiava sulle caselle nere. Facendo così ho salvato la mia regina (...) ma ho messo anche il suo re sotto scacco. Siccome non avevo fatto una mossa per quello, non ci ho nemmeno fatto caso, non ho detto "scacco" e ho tirato dritto a giocare. Dopo 3 o 4 mosse, mi accorgo che è sotto scacco, e glielo faccio notare. Lui un po' si è irritato, perchè, ha detto "devi tenere sempre sotto occhio quello che fai, altrimenti poi incasini tutto! Se non sai giocare..." dunque, poi siamo riusciti a rimettere i pezzi dove erano e a finire la partita, ma questa cosa mi ha fatto stare male, e poi mi sono messa a piangere (che cosa da tata cretina... lo so...) perchè... ottima domanda. Una persona che conoscevo qualche anno fa si diceva eccezionalemente abile nel gioco degli scacchi... io non sapevo giocare (mi ha insegnato Bì 2 anni e mezzo fa) e un giorno gli ho chiesto se mi voleva insegnare.. adora far pesare la sua superiorità sugli altri insegnando le cose... Invece mi ha dett che non lo voleva fare perchè per giocare a scacchi ci vuole un cervello ed io evidentemente non ne possedevo uno... ok, ennesima cattiveria gratuita... ma siccome non sono di quelle persone che dicono "i bastoni possono spezzarmi le ossa ma le parole non potranno mai piegarmi" (che bella frase..) mi è rimasta... quando Bì mi ha detto che non ero capace mi è venuta in mente quella cosa e mi sono sentita così stupida... ma poi abbiamo risolto... comunque... sapevo che avrei intasato questo blog di cose inutili... vado a pranzare, sono tornati i miei...

24.11.07

0 Comments:

 
.•* Volver a vivir *•. - Wordpress Themes is proudly powered by WordPress and themed by Mukkamu Templates Novo Blogger